L’ultima notte a Listvyanka (7 settembre) io e Leo siamo andati a fare il bagno russo, visto che il nostro ostello è dotato di uno.
Potevamo lasciarci perdere l’occasione di fare un bagno russo proprio nel cuore della siberia? Uhm mm, no, e abbiamo fatto bene, perché è stata un’esperienza bellissima!
La caratteristica principale del bagno russo è che la stanza riscaldata ha un livello di umidità di circa il 60%, che è la percentuale di umidità normale nell’aria che respiriamo. Questa è la differenza principale con il bagno turco, in cui l’umidità è maggiore. In teoria questo livello di umidità inferiore dovrebbe rendere il bagno russo più tollerabile.
Il bagno russo funziona così: una volta spogliati, si entra nella sala riscaldata da una stufa e ci si siede o stende su delle panche di legno. Fin qui, a parte il livello di umidità diverso, nulla di eccezionale. Ma il bello deve ancora arrivare. Dopo qualche minuto si esce dalla stanza riscaldata e si entra in un’altra a temperatura più bassa. Qui si prende un catino con dell’acqua gelata, la nostra arrivava direttamente dal lago Baykal, e se la si versa addosso. Ahhhhhhhhhh che trauma ragazzi!
Dopo ci ciò, ci si rilassa un attimo e si rientra nella sala calda. Il circolo vizioso è iniziato, perché si è avviata una catena di cui non si riesce a fare proprio a meno, caldo e freddo.
Ma un’altra caratteristica del bagno russo sono le fruste di betulla. Dei rami di betulla vengono raccolti e legati alla base a formare un mazzo, che viene posto in un catino di acqua caldissima. Quando si rientra nella sala calda, si prende un mazzo e ci si inizia a “massaggiare” come dicono loro, tecnicamente ci si frustra! Ma non fa male ed è divertente. Alla fine è uno scrub per il corpo, che associato con l’acqua fredda riattiva la circolazione, rigenera e rilassa.
Posso confermare tutte queste cose!
Ora nanna. Domani mattina ci si alza presto e si va sull’isola di Olkhon.