Le avventure di Eli e Leo

Prima notte in treno: Mosca – Yekaterinburg

È scesa la notte in Russia e io ho smesso di guardare fuori dal finestrino e sono rientrata nel mio scompartimento.
Siamo ad un quarto del percorso verso Yekaterinburg. Oggi appena dopo una cinquantina di minuti dopo la partenza, le foreste di betulle sono diventate le protagoniste indiscusse del paesaggio. Ogni tanto erano intervallate da pianure e da piccole frazioni abitate.
La cosa più interessante sono le persone che abbiamo incontrato. Nella nostra carrozza, la n.5 ci sono persone di tutti i tipi, adulti e famiglie. Forse solo una coppia di turisti, ma sempre dell’Europa dell’est, quindi nessuna comunicazione.
Noi condividiamo la cabina con la sig. Natasha. Una signora intorno alla cinquantina, bionda, molto simpatica che ha la “lambada” come suoneria del cellulare.
Nella cabina affianco alla nostra, c’è Seirsei, un cardio chirurgo che sta tornando a casa dalla famiglia. Lui parla sia inglese che italiano, che ha imparato quando nel 2001 è stato al San Raffaele di Milano. Molto simpatico, abbiamo parlato di tutto e alla fine gli abbiamo regalato una scatola di biscotti scozzesi.
Ad ogni fermata del treno arrivano flotte di persone che ti vogliono vendere di tutto, dal cibo ai bicchieri di cristallo, dai lampadari di cristallo agli scoiattoli imbalsamati. E una situazione molto curiosa. Mi ha spiegato Seirsei, che c’è una fabbrica di cristallo da quelle parti. Infatti un po’ mi spiace di non aver preso nulla. Vuol dire che ci dobbiamo ritornare.
Unica nota dolente, i bagni. Sapevo che non ci si poteva lavare, ma anche fare pipì o lavarsi le mani non è proprio facile. Domani appena arriviamo in ostello, bellissima doccia.
Insomma, il bilancio di queste prime dieci ore di treno è molto positivo e sinceramente già mi mancano i posti che ho visto solo di sfuggita.

Aggiornamento mattutino. La signora Natasha ha russato tutta la notte, io ad una erto punto sono crollata per stanchezza. Il treno correva a prendeva un sacco dii buche. Il fatto è che il treno ha molti vagoni, ben ventuno, e noi siamo al quinto a partire dalla fine, per questo i contraccolpi si sentono parecchio.

Aggiornamento sui paesaggi. La guida dice che il paesaggio tra Mosca e Yekaterinburg è pittoresco ma non memorabile. Io rispetto a ieri ho notato che ci sono molte più foreste di abeti, invece che betulle. Inoltre molte piante stanno già cambiando i colori delle foglie. Questo dimostra che piano piano che i dirigiamo verso il centro della russia fa più fresco.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>