Pechino. Caotica e calma, chiassosa e silenziosa, veloce e rilassata, moderna e tradizionale, in pratica io e Leo ci siamo innamorati di questa città non appena abbiamo messo piede in stazione, poco più di ventiquattr’ore fa.
Abbiamo avuto l’impressione che il viaggio in se fosse finalizzato ad arrivare qui. I musei russi, i villaggi sperduti, le steppe mongole, tutti dei piccoli tasselli che avrebbero portato a questa esplosione di vitalità.
La città è enorme e super popolata e in più ci sono tantissimi turisti, dalla stessa Cina, ma anche giapponesi, tanti americani e anche qualche italiano.
Questa mattina, già prima delle nove, piazza Tienammen era stracolma di gente. Talmente tante persone che c’era una fila lunghissima per attraversare la strada. Alla fine siamo riusciti a vedere tutti i posti che ci eravamo prefissati di vedere in questi due giorni, il tempio buddista e il collegio di Confucio, la città proibita e il tempio del paradiso. Tutti dei posti meravigliosi e mozzafiato.
Ora ci stiamo riposando un pochino in ostello prima di immergerci di nuovo nel caos delle viuzze qui intorno per prenderci un dolcetto. L’anatra alla pechinese, che abbiamo provato oggi per la prima volta, è sufficiente per fare anche da cena.
I cinesi sono una forza della natura, grandissimi lavoratori non si fermano un attimo e cercano di venderti di tutto. Ma sono degli abili mercanti, potrebbero venderti qualcosa di tuo e farti anche credere che hai fatto un affare. Ma non sono solo questo. Sono un gruppetto di persone che giocano a scacchi nei marciapiedi, gli anziani al parco che fanno tai chi e kung fu, ballano delicati o cantano. Il tempo scorre veloce quando ti fai trasportare da questa calma.
Ora capisco molto meglio la potenza di questa nazione che sta reinventando se stessa e sta facendo rivivere la sua cultura millenaria senza farsi soffocare dalle sue rovine. Il futuro è nelle loro mani.
Domani andiamo alla grande muraglia. Uno dei simboli dell’impero cinese, della potenza e del timore che suscitava l’impero mongolo (secondo i mongoli), o anche noto come il più lungo cimitero del mondo. Sono morte tantissime persone per costruirlo che sono state seppellite sotto il muro. Per noi sicuramente una tappa obbligata di questo viaggio. Partenza alle 8:15.
Ora dolcetto.
A presto